Comunicato del “Groupe pour la construction du Parti Ouvrier Révolutionnaire,
de l’Internationale Ouvrière Révolutionnaire”

8 giugno 2013


Clément Méric, 19 anni, studente, assassinato da un gruppo appartenente alle « jeunesses nationalistes révolutionnaires », un'organizzazione di estrema destra.

Assassinato, sì, massacrato nel cuore di Parigi, ad un'ora di intensa attività, per aver avuto l'ardire , con degli amici, di guardare a viso aperto barbari che sfoggiavano – in modo ostentatorio, croci uncinate tatuate!

Quali che siano del resto le divergenze politiche, occorre salutare la determinazione di questo giovane, appena uscito dall'adolescenza - liceale, aveva combattuto contro la « riforma » dei licei - lui dall'aspetto gracile, nell' affrontare questi barbari fascisti e neonazisti.

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Da qualche mese, questi gruppi moltiplicano le aggressioni omofobiche, anti -immigrati... Se ne conosce la ragione: le massicce manifestazioni omofobiche (contro il diritto al matrimonio accordato agli omosessuali) li hanno dinamizzati, galvanizzati.

La chiesa ne è l'origine, li ha organizzati (se ne assumono l'onere finanziario i grandi capitalisti , con l'addestramento tecnico di ex altissimi responsabili della gerarchia militare) e li ha legittimati sul piano ideologico. Ha ottenuto che si realizzasse l'unità dei partiti borghesi, gomito a gomito con i dignitari dell’Ump, del Fn,democristiani, centristi ed altri, che condividono le stesse parole d'ordine.

Si sono visti spazi pubblici occupati a lungo, trasformati in luoghi di preghiera, commando che manifestavano nelle tribune dell'Assemblea Nazionale, introdotti - in modo completamente legale! -da deputati Ump.

I gruppi di estrema destra sono diventati tutti zucchero e miele, a loro agio in questa fedele foto della famiglia borghese, in fallimento, decadente ( neppure dio ci avrebbe riconosciuto i suoi santi!)

Si sono esercitati ad attaccare la polizia, non per ostilità (sono tra i difensori più feroci dello stato borghese e del suo apparato poliziesco), ma per una bravata, per allenarsi “per davvero”, per farci la mano, in qualche modo.


Non si può ignorare la responsabilità del presidente Hollande quando, nel novembre 2012, di fronte al congresso dei sindaci di Francia, con stupore persino dei suoi consiglieri, aveva legittimato in anticipo “l'obiezione di coscienza” degli oppositori! La chiesa, la più vecchia e la più solida istituzione reazionaria, comprese il messaggio.

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L’assassinio di Clément Méric è un avvertimento crudelmente pagato.

La classe operaia, i giovani devono contare solo sulle proprie forze. Si sono sentiti i dirigenti del Ps (soprattutto) appellarsi al governo per sciogliere i gruppi di estrema destra, e per la costituzione di un “blocco repubblicano” : contro il Fn, con Copé, senza dubbio!!! il padrone dell’Ump, che persegue coscientemente la politica di Sarkozy-Fillon-Hortefeux-Guéant. E questo Copé chiede in cambio l'interdizione dei “gruppi d'estrema sinistra”!


Come affidarsi a questo governo il cui ministro degli interni , M. Valls, si è dichiarato partigiano di Clemenceau contro Jaurès ? E che si gloria per la sua politica di smantellamento dei campi dei Rom...! Affidarsi a un governo che si oppone alla modesta amnistia (che, del resto, non annullerebbe le condanne) votata dai senatori in favore dei lavoratori condannati dallo stato borghese e dal suo apparato giudiziario per certe azioni di lotta di classe?

Ad ogni modo, l'apparato dello stato obbedisce al governo soltanto quando questo serve fedelmente il capitalismo francese!

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La sola risposta adeguata a questo assassinio è una potente manifestazione dei lavoratori e dei giovani.

I suoi obiettivi saranno chiaramente annunciati: Innanzitutto rendere giustizia a Clément Médric.

Affermare apertamente che queste orde borghesi saranno cacciati dalla via.

Ridare fiducia ai lavoratori e ai giovani, permettendo di superare lo smarrimento provocato dall'allineamento del Ps, e a modo loro del Pcf e anche del Pq, su questo governo di difesa del capitalismo, e soprattutto, per la complicità di cui beneficia da parte dei dirigenti sindacali, soprattutto attraverso la partecipazione costante al “dialogo sociale” che mira all'adozione di tutte le controriforme reazionarie.

Ridare fiducia ai lavoratori, ai giovani, e garantire loro mezzi di ogni genere per organizzare l'autodifesa, quanto è necessario.

E' compito delle organizzazioni operaie, delle confederazioni sindacali – Cgt, Fo – la Fsu, e dei partiti d'origine operaia , e, soprattutto con l’Unef, far appello all'unità e organizzare una simile manifestazione

E' una lotta che bisogna condurre: ridare vita alla vecchia formula del fronte unico delle organizzazioni operaie:

Marciare separati, colpire insieme!



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